Filetto

Piccolo borgo, noto per le sue feste estive, soprattutto medioevali organizzate ad agosto dalla pro-loco. Conserva, poco distante dal quadrato delle mura, un’antica selva di castagni dalla quale una letteratura ottocentesca ha mutuato la credenza campanilistica di una diretta ispirazione dantesca per la nota metafora iniziale della Divina Commedia (che è invece una sicura matrice biblica). Fece parte con Malgrate, Gragnana e Orturano del marchesato indipendente (1531) dei Malaspina di Godiasco e Fortunago fino alla soppressione dei feudi imperiali nel 1797. Il borgo di Filetto ha avuto una certa rilevanza in anni recenti sia per le rievocazioni medievali e i mercati dell’antiquariato, sia per le mostre e le conferenze sull’arte contemporanea tenute, a partire dal 2002, presso lo storico Palazzo Cavalli – Casa-Galleria in Piazza dell’Immacolata. La denominazione di “Fileto”, che potrebbe essere derivato dal termine “Filacterion” o “Fulacterion”, con il quale i bizantini indicavano le fortificazioni poste a sbarramento dei punti strategici di grande importanza, ne indica chiaramente l’origine nel tempo e i caratteri strutturali. A tale proposito si evidenzia come la denominazione di altre località e comuni italiani quali il vicino comune di Filattiera, Filetto e Filettino abbia probabilmente la stessa origine Bizantina.

(fonte Wikipedia)